Monsieur", una rivista di moda maschile del 1. Massimiliano Mocchia di Coggiola L’uscita di un libro d’arte consacrato al celebre magazine storico “Monsieur” (il cui titolo e gli archivi furono acquistati nel 1. François- Jean Daehn delle edizioni Montaigne Publications per la Francia) è un’opportunità per proporre, per la prima volta in italiano, questo vecchio articolo dedicato alla storia della rivista e ai suoi artisti – una ricerca originale che, stranamente, non venne mai accettata dalla redazione dell’attuale magazine (le mie mail non ricevettero alcuna risposta). Hugo Jacomet fece prova di un’interesse più vivo pubblicandolo nel suo blog Parisian Gentleman, nel Febbraio 2. Quest’articolo fu il primo e, ad oggi, il più completo sull’argomento, e mi piace immaginare che è stato (almeno un poco) fonte d’ispirazione per il bel libro appena pubblicato.°°°°Non la prima rivista maschile, ma la più bella.
Ritratto di Paul Poiret e di Denise Poiret sua moglia, di Benito. Ritratto di Jacques Hebertot, di Nils von Dardel. Ritratto di Rolf de Maré, di Nils von Dardel. Nel mondo della moda esistono riviste capaci di specchiare i tempi meglio di qualsiasi pittore o scrittore. Alcune di esse vantano dei natali eccezionali, come Vogue o come Harper’s Bazaar, queste hanno avuto la prontezza di spirito d’adeguarsi ai tempi, di cambiare, alcuni direbbero di evolversi. L’avventura della testata Monsieur era destinata a finire presto. Perfetto catalizzatore di gusto, moda, letteratura e arte, Monsieur non poteva andare al di là degli anni Venti senza spegnere la fiamma originale che l’aveva agitato durante quei pochi, ma fecondi, anni di vita. Dobbiamo ammettere che Monsieur non ebbe il merito di adeguarsi ai tempi: non volle, forse, o non ne ebbe le possibilità. Forse si erano esauriti gli argomenti a disposizione in tale dominio, pochi e ben scelti, destinati a persone troppo raffinate come lo erano i parigini del primo dopoguerra: lo stile classico non parla di codici in evoluzione, ma di varianti, e queste non sono mai infinite senza divenire presto ripetitive. Manuale del Gentleman è un manuale. Blog sull'eleganza e lo stile maschile. Bond Girl è il modo in cui viene chiamato il personaggio femminile principale. Monsieur ebbe però il merito di rendere possibile un sogno artistico e decorativo capace di sposare gentilmente arte moderna, sensibilità mondana e moda maschile. In questo fu valente rappresentante del primo ventennio novecentesco. Intendiamoci: la cosiddetta “moda”, nell’ambito dell’abbigliamento da uomo, non era che una infinita quanto talvolta tediosa serie di minime variazioni nel taglio, nelle imbottiture, nei colori dei tessuti innovativi. Il classico dominava ancora, per fortuna. Pochissime e rare riviste prima di Monsieur erano state dedicate all’uomo elegante. Senza voler contare le poche tavole che la Gazette du Bon Ton negli anni Dieci dedicava al gentleman, si vedranno apparire nel 1. Nos élégances & la mode mascoline, e L’homme élégant. L’idea di una rivista dedicata all’uomo di gusto ed al suo guardaroba era stata ispirata da Paul Poiret in persona: prezioso collaboratore e redattore per diversi giornali femminili, il grandissimo sarto parigino, già alla testa di un’azienda artigiana tra le più ricche e moderne di Francia, aveva già sviluppato un progetto di rivista maschile di alto livello chiamato inizialmente Le Prince, poi mutato in Le Dandy. I redattori erano già stati scelti: Boni de Castellane, l’uomo più elegante dell’epoca, avrebbe fornito i reportages, Bernard Boutet de Monvel avrebbe disegnato gli abiti, Paul Iribe e Jean- Louis Boussingault si sarebbero occupati delle vignette e delle illustrazioni, Anatole France, Tristan Bernard, Laurent Tailhade, Jean Cocteau e Sacha Guitry avrebbero avuto ciascuno una rubrica. Purtroppo non si riuscirono a riunire i fondi necessari a creare quella che prometteva essere una testata lussuosamente eccezionale. Una rivista chiamata Nos élégances & la mode masculine fece apparire un primo numero nell’Agosto del 1. La pubblicazione, creata e diretta dallo scrittore Louis Thomas, voleva fare (così era scritto nell’incipit del caporedattore): « l’éloge des qualités de distinction, de bonne tenue et d’esprit qui sont le propre de ce pays », riconoscendo di essere rivolta all’èlite. Tra i partecipanti più importanti ricordiamo Albert Flament, Marcel Boulanger e Pierre de Trévières: ahimè la vita di Nos élégances fu brevissima: quattro numeri solamente apparvero nel 1. Tuttavia l’avventura aveva stimolato gli animi a perseverare nella riuscita di un progetto simile, e, forse proprio grazie a questa prima rivista, si crearono i legami tra quei redattori che in seguito avrebbero collaborato stabilmente per Monsieur. L’Homme élégant apparve nell’Aprile del 1. Gilbert de Valls, redattore in capo, presenta la rivista nel primo numero così : « Alors que depuis tant d’années, mille publications sollicitaient l’attention des élégantes, nul organe ne s’offrait qui pour le gentleman soucieux d’absolue correction fut un guide et comme un conseiller. Manuale del Gentleman: il tuo manuale di eleganza. il tuo manuale di eleganza maschile. Bond Girl è il modo in cui viene chiamato il personaggio femminile. Il manuale illustra in vari passaggi come imparare l'arte del. per il genere femminile si tratta di un dilemma. Il gentleman. il manuale dell'eleganza maschile. New Gentleman. Il Milano è un. dello stile e dell’eleganza. pensato per un pubblico maschile ma che può essere indossato anche da quello femminile. Tel est le but que se propose l’Homme élégant (1) ». Illustrata da Edouard Touraine (pseudonimo di André Bonnafond), il giornale non rappresentava ancora che un abbozzo, piuttosto banale, di quello che avrebbe voluto essere nelle nobili intenzioni di de Valls. I disegni, sebbene apprezzabili, si limitavano ad illustrare pacatamente gli articoli, senza troppa fantasia artistica; si trattava per lo più di semplici figurini. Gli articoli stessi, scritti da maestri artigiani (il sarto Harrison scriveva di sartoria, il profumiere Rigaud sui profumi e via dicendo) erano una timida invocazione più che all’eleganza assoluta, ai suoi artigiani ed ai loro negozi. ![]() ![]() Hebertot, Poiret e De Maré fondano Monsieur. E arriviamo a Monsieur. La testata venne creata nel dicembre del 1. Tronchet a Parigi. Sappiamo che il direttore, Jacques Hébertot, firmò la fondazione di Monsieur assieme a Paul Poiret – il quale non avrebbe mai collaborato attivamente alla rivista, ma ne sarebbe stato un soggetto di “studio” (e di pubblicità) piuttosto frequente. Per comprendere meglio quale clima culturale bagnasse la Parigi dell’epoca dobbiamo immaginare come doveva essere la vita dopo una guerra abominevole terminata un anno e un mese prima della creazione del nostro giornale. I giovani tornati dal fronte, desiderosi di dimenticare gli orrori subìti, si davano alla bella vita tra feste e ristoranti, viaggi e flirt, in una girandola di imprevisti mondani, sentimentali, erotici e artistici mai provati prima; lo sport, l’automobilismo, l’aviazione amatoriale erano tra i lussi più apprezzati; il cinema metteva in scena le bellezze e le prodezze di divi e dive mai visti prima, meno teatrali e più simili a quello che tutti avrebbero davvero voluto essere; cambiarono gli ideali, ma non la raffinatezza con la quale questi dovevano essere raggiunti; e le donne si scoprivano, bevevano, fumavano, facevano l’amore di più e meglio di prima… Eccitati da un clima mondano e culturale lussuosamente incosciente, le arti si rinnovarono – un po’ per protesta al passato, un po’ per amore del presente: e non si capì più se erano i Balletti russi ad aver inventato Picasso o viceversa. Jacques Hébertot (pseudonimo di André Daviel) poeta e giornalista, era venuto a Parigi dalla Normandia in cerca di arte e anticonformismo, e fin da subito era corso a mischiarsi in quella folla di pittori, scrittori e danzatori che animavano le notti e i giornali della capitale. Amante del teatro, non aveva tardato a fare la conoscenza del milionario e collezionista d’arte Rolf de Maré, dandy delicato ma robusto uomo d’affari svedese; omosessuale, inizialmente in coppia con il pittore Nils von Dardel (che sarebbe stato anche illustratore per Monsieur nonché soggetto di qualche articolo sugli eleganti), de Maré si era appena separato da quest’ultimo preferendogli l’amico Jean Börlin, illustre e dotato ballerino, suo compatriota.
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November 2017
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